25 novembre, giornata internazionale per l’abolizione della violenza sulle donne
È successo un’altra volta. Un altro femmicidio. Il 18 novembre è stato ritrovato, in un dirupo vicino al lago di Barcis, nel pordenonese, il corpo senza vita di Giulia Cecchettin, una ragazza di 22 anni che giovedì 16 novembre avrebbe dovuto laurearsi a Padova in Ingegneria biomedica. È la 105esima donna uccisa in Italia dall'inizio dell'anno. Troppe.
Più di metà delle donne ammazzate quest’anno sono state massacrate da mariti, fidanzati, compagni ed ex per le “solite” ragioni, inaccettabil i: gelosia, possesso, incapacità di accettare la separazione o le libere scelte delle partner, vendette, dimostrazione di potere, ritorsione.
I femminicidi sono una piaga sociale e ciò che troppo frequentemente accade (1 femminicidio ogni tre giorni) impone una urgente assunzione di responsabilità da parte di tutti, giovani e adulti.
Il 25 novembre è la giornata internazionale per l’abolizione della violenza sulle donne, istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999. Una ricorrenza che appartiene anche alla nostra comunità scolastica. La scuola può e deve fare molto su questo tema. Promuovere l’educazione all’affettività è uno strumento formidabile di prevenzione: partire dalle bambine e dai bambini, dalle ragazze e dai ragazzi significa provare a costruire un mondo senza stereotipi di genere. E' necessario che il sistema educativo ponga al centro della propria azione il tema del contrasto alla violenza contro le donne. È dunque urgente avviare un cambiamento culturale nella società, promuovendo percorsi di educazione all’affettività nelle scuole e mettendo a disposizione maggiori risorse per i centri antiviolenza. Serve l’impegno delle istituzioni per cambiare approccio all’educazione affettiva e al rispetto in tutte le scuole. Serve naturalmente l’educazione in famiglia, il “luogo” da cui partire per sradicare la violenza contro le donne e per promuovere una dimensione educativa maschile che non discrimini le donne. Soltanto così Giulia e tutte le altre donne vittime potranno trovare giustizia.
Il nostro Liceo promuove percorsi di educazione all’affettività e di sensibilizzazione al tema della parità di genere: alcuni alunni hanno aderito nello scorso anno scolastico al concorso “Contro il bullismo e la violenza di genere. Insieme - Facciamo Rete alla Violenza”, promosso dal Comune di Udine in occasione del mese dedicato alla sensibilizzazione sulla tematica della violenza sulle donne. Altri alunni hanno partecipato a laboratori sul tema della parità di genere con il CPO (Comitato Pari Opportunità) degli Avvocati di Udine.
Tra i progetti promossi dal nostro Istituto anche "Codice Rosso", promosso dalla Procura della Repubblica di Udine, una serie d’incontri, tenuti dalle Forze dell’Ordine della Sezione di Polizia Giudiziaria ed eventuale ausilio dei Pubblici Ministeri, rivolti agli studenti del triennio delle scuole secondarie di secondo grado.
In questi giorni di indicibile dolore per la morte di Giulia Cecchettin – e di tutte le altre donne vittime della violenza di genere -, nell’esprimere la nostra sincera vicinanza alla famiglia, vogliamo condividere le parole di Gino Cecchettin, padre di Giulia:
“L’amore vero non umilia, non delude, non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L’amore vero non picchia, non urla, non uccide”.
Link utili:
Let's End Violence Against Women
Hub scuola “Uguaglianza di genere”
https://www.raicultura.it/
https://www.today.it/donna/
RAI 5, Doppio Tagliocon Marina Senesi per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne
Alice for Children sui canali Rai in difesa delle bambine delle baraccopoli
https://www.raicultura.it/
Una nessuna centomila: fondazione italiana dedicata alla prevenzione e al contrasto della violenza sulle donne
FilmLa storia vera del dolore e del riscatto di Lucia Annibali, una donna aggredita con l'acido per mano dell'uomo con cui aveva avuto una tormentata relazione. Tratto dal libro omonimo. Cristina Capotondi è Lucia Annibali