Il problema ecologico ha ottenuto negli ultimi anni l’attenzione della politica, dell’opinione pubblica e anche di molti giovani. Maggiore attenzione non significa però maggiore profondità di analisi e di riflessione teorica. Qualsiasi progetto d’intervento volto a limitare l’impatto delle attività dell’uomo sul pianeta richiede tuttavia una profonda revisione della relazione di sfruttamento che l’uomo intrattiene da secoli con il pianeta, e che si radica in un’ideologia del dominio tecnico della natura profondamente inscritta nella cultura occidentale, i cui presupposti indiscussi sono un approccio quantitativo alla natura e la fiducia irrazionale nel progresso lineare dell’economia. Lo sguardo critico della filosofia è fondamentale per mettere a fuoco tali problemi, aldilà degli slogan, dei proclami e delle buone intenzioni.

 

Con questo intento il Copernico aderisce, assieme ad altri licei della regione, al progetto della Winter School di Filosofia, organizzata della Rete per la Filosofia e gli Studi Umanistici del Friuli-Venezia Giulia e dalla sezione Friuli-Venezia Giulia della Società Filosofica Italiana, sostenuta dalle Università di Udine e di Trieste, e dedicata quest’ anno al tema: “La filosofia e la crisi ecologica”

La mattinata del 29 novembre  è dedicata agli interventi on line di un gruppo di docenti universitari che da anni lavorano sulla questione ecologica come membri del gruppo di ricerca “Officine filosofiche” dell’Università di Bologna. Qual è il rapporto tra uomo e natura?  E’ possibile un cambiamento radicale rispetto alla prospettiva occidentale sulla natura? In cosa può consistere un approccio critico al problema dell’impatto delle tecnologie sulla natura? Gli studenti riuniti in Aula Magna sono stimolati a confrontarsi con tali questioni.

Nei mesi successivi, divisi in piccoli gruppi, assieme a studenti di altre scuole, parteciperanno in modo attivo a seminari di approfondimento che permetteranno loro di lavorare in prima persona, guidati da un docente esperto, sui problemi fatti emergere nelle conferenze.

I lavori si chiuderanno, in aprile, con un incontro in presenza tra i componenti dei singoli seminari che permetterà di confrontarsi più direttamente sulle tematiche affrontate.